domenica 13 dicembre 2009


ESTATE 2009
GRECIA!!
PELOPONNESO!!


CREW AMORETERA:
ALBERTO..CAPITAN ALBI
ILARIA…..ILA LA I MOZZA
LORETA…LORETA LA II MOZZA
MARCO….MARCO GOLD ZAVORRA

MARTEDI' 4 AGOSTO - MILANO (IT)-IRAKLION (GR-KRITI)


Eccoci qua! Pronti e pimpanti a partire…ma gli anni passano e si fanno sentire! Se fino a qualche anno fa eravamo solo stanchi quest’anno siamo anche “acciaccati”, in Veneto si direbbe..CIA’ L’ANCA SBILENCA (tutta una parola o no, come preferite..), in soldoni poveri abbiamo le schiene a pezzi, stirature, contratture, muscolature ingrovigliate, etc… Per fortuna la nostra sacca di medicinali con gli anni è sempre più gonfia e ben rifornita…
Beh beh, acciacchi a parte…si parte!! Destinazione Creta per tenere ancora un piede sulla terra e uno nei già splendidi paesaggi della mitica Grecia, per la sua storia, l’atmosfera e la miriade di isole attraversate dai venti e meta tanto ambita e sognata da ogni velista.
In verità solo Capitan Albi e Ila la I mozza sono pronti per partire, mentre Marco Gold Zavorra e Loreta la II mozza arriveranno dalle Maldive tra qualche giorno.
Viaggio tranquillo con Aegean Airlines, arrivo ad Iraklion ore 00.00, recupero valigia e macchina in affitto, piccola polo puzzolente di fumo. Ci fermiamo ore 1.00 a mangiare in una taverna strada facendo…tzatziky e agnello souvlaki, wow!! La nostra final destiantion è Kastello, paese di 60 anime più altrettante capre e cani pastori. Si trova vicino a Rethimnon a NW dell’isola di Kriti (Creta). Arriviamo tardissimo, ma gli amici che ci ospitano Luis ed Evy sembrano ancora in prima serata..l’aria di vacanza si fa sentire. Con loro c’è anche Rossella detta Ro, sorella di Luis, la quale con aria perplessa ci confessa di essere a Creta da 2 mesi…. la guardiamo esterefatti e preoccupati per il suo candore..ma non è più la Grecia di una volta in cui d’estate splende sempre il sole?!? Tranquilli, Rossella è stata tratta in inganno dal fratello Luis con la promessa di vitto e alloggio nella sua casa per le vacanze ma si è dimenticato di dirle…come l’avrebbe ospitata come ragazza alla pari! Il “pari” sarebbe cucinare 12 ore al giorno nel ristorante appena aperto da Luis ed Evy…se non lo conoscete ancora andate, è a Rethimnon, si chiama Novecento e siccome cucina la Ro è una garanzia…approfittatene per salutarla e invitarla a fare una giornata in spiaggia al sole con voi per toglierle quel grigio Milano o fumo dei fritti…
Va beh, ore 3,30, come primo giorno può bastare, buonanotte!

MERCOLEDI' 5 AGOSTO - ISOLA DI CRETA...A ZONZO..




Per prima cosa facciamo visita al carcere..oh pardon…al ristorante dove lavora la Ro, il mitico Novecento dei nostri amici Luis ed Evy. Non male come carcere, tutto bianco, sedie bianche, tavoli bianchi, bellissimi ulivi, molto Milano style e un solo secondino…Luis…
Giretto per Rethimnon centro, caratteristico con i molti negozietti per turisti e localini dislocati dalla più piccola via al lungomare. Partiamo per la nostra gitarella cominciando da un paese molto carino all’interno dell’isola, Sifi, famosa per le sue sorgenti di acqua dolce che viene imbottigliata ed è l’acqua minerale più gettonata di Creta! Pranziamo e spendiamo 10 euro in 2, insalata greca e birra. Nel pomeriggio facciamo un giro a sud dell’isola, ad Agia Galini, un posto turistico molto carino e non ancora affollato nonostante sia il sempre gettonatissimo mese di Agosto. Passiamo per la cittadina di Timbaki per arrivare nella splendida Matala, scoperta dagli Hippy e come tutti i luoghi da loro emulati e frequentati meravigliosa in tutta la sua dimensione naturalistica (…siete mai stati ai 2 fari nei capi opposti dell’isola di Formentera?). La baia è caratterizzata da localini dove si suona musica a tutte le ore direttamente affacciati sulla spiaggia a sua volta contornata da due imponenti promontori di roccia gialla che il vento e la mano dell’uomo hanno bucherellato nel tempo, facendoli somigliare ad una gruviera… Le caverne fungevano da luogo di sepoltura per i romani, molte di esse ospitano letti e banchi di pietra. Inoltre venivano usate come dimora dagli hippy durante gli anni 60, attualmente sono considerate ambiente protetto.
Torniamo a casa, sono le 20.30! Stasera cena al Novecento! Meraviglioso spaghetto con sugo di pomodoro (…vero) e basilico, pasta con mandorle e melanzane, involtini alla siciliana, maialino fumé e vogliamo parlare dei dolci?...panna cotta, tiramisù, crostate, tutto fatto dalle manine d’oro di zia RO!! Ma non trascuriamo nemmeno le pizze, magnificamente e temporaneamente gestite da Paron Luis.
Dopo cena Ila la I mozza avverte qualche defaillance fisica..o mamma mia non sarà l’influenza suina che qui in Grecia è così diffusa?!? Beh, domani è un altro giorno…

GIOVEDI' 6 AGOSTO - ISOLA DI CRETA..A LETTO..


AHIAHIAHIAHIAHIAIII..giornata da dimenticare per Ila la I mozza che passa la giornata a letto distrutta dal virus malefico…ma che natura avrà? Non farà dei grugniti?!!
Iniziamo a stampare dettagli sull’influenza suina, ma la sintomatologia descritta non c’è! E se fosse una variante? Eh sì, la cosa più pericolosa in questi casi è che il virus muti all’interno di un organismo umano…pensate che fregatura dopo che tutte le Big Pharma hanno speso cifre da capogiro nella messa a punto dei vaccini…”BREAKING NEWS: il virus dell’influenza A è mutato nell’organismo di Ila la I mozza…i vaccini attualmente in uso non sono più efficaci.”…boato di preoccupazione dei telespettatori.
Deciso che ha l’influenza suina viene messa in quarantena nella sua camera da letto dove solo Albi il capitano ha il coraggio di entrare e farle forza..in salute e malattia…
La giornata scorre veloce, Albi il capitano trascorre la serata al Novecento, anche a lui vengono commissionate delle mansioni e all’una di notte si presenta da Ila la I mozza con una focaccia fatta da lui…mah, diamogli pure da magnà a sto virus!

VENERDI' 7 AGOSTO - ISOLA DI CRETA...OSPEDALE E A ZONZO...



La prima frase della mattinata di Ila la I mozza è…”che bello il MINOTAURO!”. Decidono subito che è meglio farle fare una visita in ospedale. Ma il Minotauro c’era davvero, sul sacchetto di un souvenir. Ma come, tutti sanno che Creta è l’isola delle rovine dei palazzi minoici, delle fortezze veneziane, delle moschee ottomane e dei monasteri bizantini fino alla grotta dove la mitologia vuole che sia nato Zeus. Mentre va in ospedale Ila la I mozza pensa che pagherebbe oro per passare qualche giorno al palazzo di Cnosso dove dai famosi affreschi si poteva immaginare una società ricca, vivace e profondamente ottimista, uomini alti dalla pelle bronzea, vita e fianchi stretti, spalle ampie e cosce e braccia muscolose…e poi si sa che i minoici sapevano bene come divertirsi, giochi da tavolo, pugilato, lotta libera, esercizi acrobatici…per non parlare dei sacrifici umani…chi di noi non ha qualcuno di sua conoscenza che sacrificherebbe volentieri?!?
….Sig.ra Setti Ilaria…ah caspita, fuori dal mondo di Minosse catapultata in questo moderno mondo Greco che ha perso potere tra le alte sfere degli imperi odierni, ma che ha una sanità pubblica di tutto rispetto. In poche ore esami del sangue completi, lastre al torace, elettrocardiogramma, pressione, temperatura corporea, flebo con antidolorifici, wow e i medici parlano pure italiano! La maggior parte dei medici provenienti da famiglie bene (medie o alto locate?) studiano in Italia, dal momento che la facoltà di medicina è considerata una tra le migliori d’Europa. E pensare che ci si laurea in medicina con il giuramento di Ippocrate…quindi l’Università migliore dovrebbe essere greca…boh.
Analisi un po’ sballate, mascherina da untore di peste bubbonica, ma capitan Albi e Ila la I mozza non si danno pervinti. Ila si fa la diagnosi da sola…le analisi sono ovviamente sballate perché il virus l’ha “occupata” (che scoperta) e l’ago con annesso il rubinetto per la flebo lo togliamo da soli in un parcheggio, dopo aver comprato un kit di pronto soccorso al supermercato. Ed eccoli finalmente liberi e felici scorazzare con la macchina in direzione Sud e precisamente verso una bella località poco nota almeno al turismo italiano, Plakiàs, belle spiagge, bei locali e un piccolo ma grazioso borgo. Per arrivare a Plakiàs, c.ca 70 km a Sud di Rethimnon, si passa da una strada in mezzo a montagne molto alte, brulle e completamente disabitate fino ad arrivare poco prima del paese al Kotsifou Canyon, una canale suggestivo in mezzo a montagne di rocce altissime ai piede delle quali si trova il letto di un fiume semiasciutto.
Rientro nella splendida casa nella roccia “firmata” Evy e Luis e poi cena da zia Ro al Novecento.
Tutti a nanna, domani è ora di assaporare il vento di queste minuscole terre che costellano il firmamento del mare Egeo.

SABATO 8 AGOSTO - CRETA-ATENE-LAVRION


“Al chiaro del mattin, al chiaro del mattin, mi sveglia una canzone con il sol…andiam andiam”. Ore 7.00..solo cantando si può andare avanti. Aeroporto di Iraklion preso d’assalto dai turisti ma tutto sommato ben organizzato. Ore 11 Atene e poi subito taxi per Lavrion dove ci attende la nostra casetta galleggiante sul mare! Arriviamo al porto di Lavrion in poco più di mezz’ora da Atene, ci accoglie l’eccellente organizzazione di Navigare-Yachting. Facciamo il solito Check-in lungo, intenso, ben dettagliato. Cambiamo un po’ di utensilerie usurate e stremati da cotanta attività psicofisica ci dirigiamo alla taverna più vicina per mangiare un ottimo tzatziky, una specie di moussaka, pesci fritti e zucchine fritte. Ci alziamo da tavola stranamente appesantiti e gonfi e ci dirigiamo al super dove incontriamo altre 100 crews di Mondovela che fanno la spesa, si rivede anche qualche viso noto risalente alla flottiglia Dodecanneso 2003 quando galeotto fu il mar tra capitan Albi e Ila la I mozza. Delivery to the boat e continuiamo a mettere a posto sta barca. Si sono fatte le 19, troppo tardi per le preventivate 25 miglia per arrivare a Kythnos…ma domani è un altro giorno e ce la faremo ad essere più svegli e in forma! C’è molto vento che guarda a caso si chiama Meltemi, si dice che durerà parecchio con forza 5,6,7 anche se nelle zone del Peloponneso dovremmo essere meno esposti rispetto alle Cicladi.
Ah dimenticavo...la barca è un Cyclades 43.4 e si chiama AMORETERA…pensate ad una vacanza più romantica di così??

DOMENICA 9 AGOSTO - LAVRION-KYTHNOS (MERIAS) 35 MG SE



DOMENICA 9 AGOSTO
LAVRION-KYTHNOS (MERHIAS) 35 MG SE
Buongiorno ma soprattutto…buon vento!! L’ululare del meltemi ci ha accompagnato tutta la notte ed il risveglio viene accarezzato dalle sue raffiche e dal suo sibilo. È ora di mollare gli ormeggi altrimenti non partiamo più!! Ehi mi raccomando Capitan Albi, ricorda che stavolta siete solo in due e quindi è tutto più complicato, nonché enfatizzato dal vento. Salutiamo gli ultimi amici della flottiglia di Mondovela e si parte!
Il vento anche all’interno del porto di Lavrion è davvero forte, con raffiche fino a 30 nodi, il mare ovviamente agitato, increspato, spumoso. Ci dirigiamo a SE, alla volta dell’isola di Kythnos, una delle più grandi delle Cicladi, poco frequentata dal turismo straniero ma molto battuta dai greci della terra ferma. Il vento è molto forte, apriamo solo un po’ di fiocco e fortunatamente ci mettiamo in una comoda andatura di lasco. Anche le onde sono al giardinetto, cosa che rende la navigata molto più confortevole del previsto, sebbene sempre piuttosto agitata (più volte qualche onda ci fa fare un bagnetto non richiesto). Oltre al comfort, l’andatura ci regala una velocità inaspettata, tra i 7 e 8,5 nodi, grazie alla quale raggiungiamo la nostra meta prima del previsto in sole 3 ore e mezza di navigazione..giusti giusti per l’ora di pranzo…ah, insieme al vento mangiare è l’altra nostra grande passione. Ci fermiamo in alcune cale a nord del porto di Merìhas che sono considerate le più belle dell’isola (Episcopis, Apokrovsi e l’isoletta di Aghios Loukas). Abbastanza ben riparate dal vento si estendono lunghe lingue di sabbia che danno il curioso effetto ottico di vedere le barche nelle loro vicinanze spiaggiate anziché ormeggiate! Bagnetto, pranzo con spago e meritata pennica.
Partiamo presto alla volta del vicino porto di Merìhas verso sud, in modo da trovare riparo dal vento per la notte. Il porto è molto piccolo, circa 15 posti barca, quindi conviene arrivare per tempo. Abbiamo parecchi problemi ad ormeggiare, c’è molto vento e la nostra barca così panciuta entra con fatica nei posti che avevamo individuato. Troviamo anche uno scortese signore greco con una curiosa barca colorata che invece di aiutarci ad entrare (come da buona regola da vero uomo di mare) ci rimbalza insultandoci per aver dato ancora sopra alla sua..strano soggetto, si vede che in genere veleggia in febbraio e non incontra nessuno nei porti…
Per fortuna un simpatico gruppo di ragazzi greci esce e ci lascia il suo posto barca. Veniamo aiutati anche dai gentilissimi pescatori del paese. Ci vestiamo da turisti terrestri e andiamo a fare il bagno un una spiaggietta di ciottoli carina sul lato destro del porto.
Merihas è un paesino molto carino, tutto arroccato intorno al porto. Lungo il mare si susseguono una serie di ristoranti, bar, super market fino a giungere alla cima del promontorio dove all’interno di un moderno castelletto è stato ricavato un disco club super trendy a picco sul mare…tipo un Raya cicladiano. Facciamo ape sulla spiaggia al Remezzino, cena in barca con pollo e patate al forno..e che si vuole di più?!...dormire.